Sociologo e psicologo, con Master in Sociologia della Comunicazione e Gestione delle relazioni.
E' presidente dell’Associazione Nazionale Sociologi, Dipartimento Lombardia (www.anslombardia.it).
Già docente universitario in Scienze della Comunicazione e Sociologia, oggi tiene interventi in ambito di gestione manageriale, grazie ai continui approfondimenti sulla psicologia decisionale e pensiero funzionale.
Attento studioso di tematiche sociali ed etiche, si occupa anche di crescita personale ed autostima oltre che di gestione, selezione e sviluppo delle risorse umane.
Come psicologo è Istruttore di Mindfulness sul protocollo MBSR ed ha frequentato un Corso di formazione Ministeriale in Psicologia dell’Emergenza.
Giornalista e scrittore è collaboratore di edizioni cartacee e blog on-line
Scrittore:
• Ecologia: paura mondiale - Milano, 1995;
• Reflex - Milano, 1998;
• Proverbi di Valtellina e Valchiavenna Sondrio, 2002 (3 ristampe);
• Leadership e Management, Ediz. Universitaria, Milano, 2004;
• Vite di strada e povertà estreme nell’ambito di Expo 2015 Milano, 2016;
• ‘L Vangèl Sondrio, 2017 (2 ristampe);
• Mamma non urlare - Libro sociale Amazon books - Milano, 2022;
• Ludopatia e gioco d’azzardo patologico - Amazon books - Milano, 2022.
Ha collaborato con il quotidiano Il Giorno, il settimanale Centro Valle e con Alpes.
I timori sull'economia mondiale, tra le tensioni Usa-Cina e le conseguenze della pandemia del Covid-19, spingono l'oro, uno dei beni rifugio per eccellenza, ai massimi storici a fronte del dollaro sceso al livello più basso da oltre un anno.
Il metallo giallo ha segnato la quotazione di 1.929,09 dollari l'oncia (+1,48%), superando il precedente massimo storico di 1.921,17 raggiunto nel 2011.
La situazione della popolazione e dei servizi ad essa rivolti stanno subendo profonde modifiche sotto l'aspetto socio sanitario ed economico, situazione che non fa sperare in evoluzione positiva salvo intervenire tempestivamente.
Gli abitanti della città sono in progressiva diminuzione per la mortalità e per la diminuzione della natalità. Per il resto la popolazione invecchia e quindi necessita di assistenza e cure sempre maggiori.
La sanità pubblica fino a qualche tempo fa rispondeva abbastanza adeguatamente, ma da qualche tempo scricchiola.
I dirigenti dell'ospedale dichiarano di risparmiare, e la regione per questo riconosce loro dei premi ... ma ... Il risparmio è lodevole e va premiato se la struttura è florida, i pazienti sono soddisfatti ed il personale "invece" pure. Quando si assiste ad un fuggi fuggi di medici e di pazienti con un ovvio calo delle spese (ma anche delle entrate!) casca l'asino.
Non è casuale che in provincia si aprono sempre nuovi e sempre più efficienti ambulatori privati, fenomeno mai visto in valle! L'aumento dei tickets poi fa la sua parte.
Lo Stato poi non brilla in lungimiranza e di anno in anno riduce gli stanziamenti per la sanità pubblica, al contrario degli altri paesi europei, e ignora una maggiore richiesta di cure da parte di una utenza sempre più anziana, le moderne e più costose terapie e le differenze talvolta abissali tra le regioni del nord e quelle del sud che causano migrazioni massicce.
In questo contesto ovviamente diventa sempre più utile se non indispensabile il ricorso alle assicurazioni private che ci spingerà sempre di più verso una "americanizzazione" della sanità ... per chi se la potrà permettere ... altrimenti?
La ben nota lungimiranza che ha indotto ad introdurre il "numero chiuso" nella facoltà di medicina sta dando i suoi malefici frutti: mancano i medici! Per forza ... medici anziani vanno in pensione o fuggono verso il privato e molti neolaureati vanno all'estero dove hanno migliore trattamento (le spese della loro istruzione le ha pagate il solito pantalone!). Qualche "genio" ha fatto i conti con un pallottoliere senza qualche pallina! E poi subentrano medici di importazione albanesi!
Avrete visto tutti moltissime vetrine buie, negozi dismessi che sono un pessimo segnale, ma si parla anche di 6 o 700 appartamenti vuoti ... Ci sono ampi spazi da riempire.
Sono frequenti casi di figli ultrasettantenni che fungono da "badanti" a genitori quasi centenari, moralmente è bello ma se manca la successione il problema diventa drammatico sotto molti punti di vista.
Via gli abitanti la città muore, ve ne siete accorti? Per ridare vita o si mettono al bando profilattici e pillole e si introduce furtivamente viagra nell'acquedotto oppure ...
La nostra popolazione invecchia e si riduce numericamente. Far entrare qualcuno, educarlo, insegnargli un lavoro e immetterlo nella nostra società potrebbe essere preso in considerazione? Ma non mi si fraintenda: tutto deve essere programmato con intelligenza nel pieno rispetto dei diritti degli immigrati e delle loro famiglie, senza forme di squallido sfruttamento ... farne cittadini italiani insomma e non ingenerare forme di "glebalizzazione" e/o di "apartheid" e poi la paura genera violenza oppure la violenza genera paura? Non facciamoci ingannare!
Esistono ambasciate e consolati in tutto il mondo che possono fare da opportuno filtro! La gente che arriva non deve sbarcare da gommoni a casaccio ne essere "salvata".
Basta prendere esempio dalla Germania dopo la caduta del muro di Berlino.
Mi domando e vi domando: E' saggio opporsi apoditticamente ad un Δ + di "nuovi arrivati" ?
Pier Luigi Tremonti
Tratto da Alpes N.1 2019
Il dolore può essere lenito da una carezza o dalla mano del partner che stringe le tue: l'effetto del cosiddetto "tatto di supporto" è stato registrato nel cervello di un gruppo di donne oltre che essere confermato dalla loro esperienza soggettiva riportata. È la scoperta resa nota sulla rivista Pain e frutto di uno studio di Marina López-Solà, del Cincinnati Children's Hospital Medical Center e colleghi della University of Colorado a Boulder.
Diversi studi avevano fin qui evidenziato la possibilità che un gesto fisico affettuoso come una carezza o una stretta di mano avessero un effetto analgesico su chi le riceve, specie se la persona coinvolta è il proprio partner. Addirittura l'effetto era stato riscontrato in situazioni di vita reale e tipicamente molto dolorose come durante il parto. Ma in questo studio l'effetto analgesico del tatto è stato registrato persino nel cervello usando la risonanza magnetica funzionale.
Un gruppo di volontarie è stato sottoposto a stimoli dolorosi sia mentre il rispettivo partner teneva loro la mano teneramente, sia quando le donne potevano schiacciare tra le mani una pallina antistress. Ebbene è emerso che, esclusivamente quando il partner stringeva loro le mani, la riduzione del dolore (riferita dalle volontarie) veniva registrata oggettivamente nel cervello delle donne dalla risonanza, con una corrispondente riduzione dei segnali neurali 'in corsa' nei circuiti del dolore e dello stress.
Gli esperti ritengono che l'effetto analgesico del tatto sia mediato proprio dalle aree neurali dello stress, dell'emotività e dell'attenzione oltre che direttamente dai centri nervosi del dolore. La scoperta consentirà di capire meglio l'efficacia analgesica di carezze e altre espressioni affettive, al fine di sfruttarle al meglio nella vita reale. (ANSA)
Patente sempre più a rischio per gli automobilisti indisciplinati.
Il TAR del Piemonte ha sentenziato che basta provocare un incidente a seguito di un sorpasso azzardato per essere sottoposti al procedimento di revisione della patente e, quindi, essere costretti a sostenere nuovamente gli esami.
Con il pronunciamento numero 667/19, pubblicato il 5 giugno, la seconda sezione di Torino del Tribunale amministrativo ha, infatti, spiegato che se "in linea di principio, una sola infrazione alle norme del Codice della Strada non può costituire, di per sé e indipendentemente da ogni valutazione circa l'idoneità e la capacità di guida del conducente, il presupposto del provvedimento inteso a prescrivere la revisione della patente", in taluni casi come quello oggetto del pronunciamento, in cui un'automobilista sorpassando ad alta velocità un altro veicolo su una strada a doppio senso aveva causato uno scontro con un mezzo pesante che procedeva in senso contrario, "non può in concreto escludersi che la natura e le circostanze dell'infrazione siano di per sé inequivocabilmente idonee ad attestare la sussistenza dei presupposti indicati dall'art. 128 del codice (Consiglio di Stato sez. VI 1 settembre 2009 n. 5116; sez. IV 3/10/2018 n. 5682)". Di qui la revisione della licenza di guida per cui il soggetto sanzionato, per non perdere il 'documento rosa', deve sostenerne nuovamente l'esame.
Nel diffondere il testo della sentenza e commentarne gli effetti, gli esperti del quotidiano di informazione giuridica dirittoegiustizia.it della Giuffrè Francis Lefebvre chiariscono: "Il provvedimento di revisione della patente di guida è legittimo anche se basato solo su una grave infrazione alle regole stradali. Secondo quanto previsto dalla normativa e dagli orientamenti attuali, basta quindi questa singola grave violazione per fare insorgere dubbi concreti sulla persistenza dell'idoneità tecnica dell'automobilista".
Hai ricevuto il verbale di multa a casa? Potresti trovarti a pagare quasi 10 euro solamente per la spesa di notifica, alle quali, ovviamente, si aggiunge l'importo della contravvenzione.
E' la conseguenza degli aumenti previsti da Poste Italiane, in accordo con Agcom. Il rincaro arriva al 40% per il costo della spedizione delle raccomandate che non superano i 20 grammi di peso, che sono anche quelle più comuni.
Ricevere queste buste, fino a pochi giorni fa, prevedeva un costo di notifica di 6,80 euro. Adesso ai arriva a 9,50 euro.
Poste Italiane ha spiegato l'aumento necessario a causa della reintroduzione della Can, la comunicazione di avvenuta notifica (senza ricevuta di ritorno), a seguito della manovra 2019. Bisogna inoltre tener conto anche della Cad, ossia la raccomandata con cui si avvisa che l'atto non è stato consegnato perché è stato trovato nessuno disposto a firmare. Essendo aumentato il numero di spedizioni, Poste si vede costretta a sostenere costi maggiori.
Per alcuni potranno sembrare pochi euro ma alcuni esempi possono aiutare a capire meglio le possibili paradossali conseguenze della misura.
Solo il 12% dei pazienti che ha bisogno di cure palliative, oggi riesce a riceverle, e si tratta quasi esclusivamente di pazienti oncologici. Stime che mostrano che «abbiamo un bisogno molto più ampio della risposta».
A rendere chiaro quanto ancora c'è da fare per una piena attuazione della legge 38, è la presidente della Federazione italiana di cure palliative (Ficp), Stefania Bastianello, ascoltata dalle Commissioni riunite Giustizia e Affari sociali di Montecitorio, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge sulla liceità dell'eutanasia.
«La sedazione palliativa, ha detto, può rappresentare un'opzione alternativa per molti pazienti che richiedono l'eutanasia. Tuttavia, il rifiuto a continuare a vivere può esser legato anche a condizioni di malattia non terminali ma comunque ritenute non dignitose dal malato stesso. In merito al tema dovrebbe pertanto essere incoraggiato un dibattito aperto e rispettoso». La Ficp rappresenta 83 associazioni che si occupano di cure palliative, ovvero cure che mirano a fornire una risposta a bisogni fisici, psichici, sociali, spirituali ed esistenziali di persone con malattie inguaribili a prognosi infausta.
«C'è in Italia - ha chiarito Bastianello - un bisogno di cure palliative per circa 300.000 persone ogni anno, di cui solo il 40% ha una patologia oncologica e il 60% ha altre malattie inguaribili. Le stime ci dicono però che le ricevono solo il 30% dei malati oncologici», mentre per i non oncologici siamo quasi a zero. «Quindi - ha concluso a margine dell'audizione - complessivamente solo il 12% dei malati che necessita cure palliative le riceve». (ANSA)
In Cina uno scienziato ha annunciato sul suo canale YouTube i primi casi di esseri umani geneticamente modificati.
Si tratta di due gemelline cinesi, chiamate «Lulu» e «Nana», nate con DNA modificato mediante una nuova tecnologia, chiamata Crispr, per renderle resistenti al virus HIV dell'Aids. L'esperimento impone una seria riflessione di carattere etico e scientifico. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha preso una netta posizione: "L'editing genetico è un territorio sconosciuto e va preso molto sul serio. Creeremo linee guida chiare per le manipolazioni genetiche dopo aver preso in esame tutte le possibili conseguenze etiche, sociali e di sicurezza".
Tra una scoreggia e l'altra il 15% dell'inquinamento mondiale è causato dal metano che "sfugge" alle mucche durante la digestione. Mica un problema da poco se tenete conto che nel mondo ci sono circa 3 miliardi di animali tra bovini e ovini e che in un solo giorno ogni mucca produce dai 200 ai 300 litri di metano … fate un po' voi il conto che noi stiamo soffocando.
Per cercare di limitare il danno gli studiosi del progetto Greener Grazing della Australis Aquaculture of Greenfield, in Massachusetts, stanno pensando di introdurre nella loro dieta alcune alghe rosse Asparagopsis. Ne basta il 2% nel mangime e il ruminante digerisce che è una meraviglia.
Ora devono solo risolvere il problema dei rutti.
(Fonte: Ansa)
Che il problema non sia, quindi, la scarsa fedeltà dei contribuenti italiani lo comprova un altro dato: le entrate tributarie dal 1998 al 2017 sono aumentate del 56%, ovvero di quasi il 13% in termini reali. Dunque, gli italiani hanno continuato a pagare più tasse, ma il loro maggiore sacrificio è stato più che compensato dall'aumento della spesa pubblica. Come dire che lo stato - e non soltanto in Italia - più incassa e più tendere a spendere.
E allora, la lotta all'evasione fiscale, pur sacrosanta, rischia di non risolvere il problema del debito pubblico crescente e della copertura di voci di spesa o tagli alle imposte percepite sempre più necessarie tra gli italiani. Se anche il Tesoro si ritrovasse per magia a incassare il doppio delle entrate, finirebbe per spendere ugualmente fino all'ultimo centesimo e magari a continuare a indebitarsi. La lista della spesa si allunga di anno in anno e nessun governo ha sinora segnalato di non riuscire a contenere le richieste pressanti dal basso. La lotta al contante è solo l'ultima speranza in mano allo stato per cercare di entrare in possesso di diverse decine di miliardi all'anno di maggiore gettito. State certi che se anche ci riuscisse, non basterà. Roma più incassa e più spende.
giuseppe.timpone@investireoggi.it
Vimodrone, Milano, un operaio 53enne della Mattei Group che costruisce compressori rischiava di perdere il posto di lavoro per troppe assenze dovute alle cure per una forma di leucemia mieloide curata tramite un trapianto di midollo. Dopo un anno e mezzo di cure l'uomo non può ancora tornare a lavorare in fabbrica e ormai i giorni di malattia retribu
ta sono terminati e l'unica soluzione è l'aspettativa non retribuita.
E allora è scattata la gara di solidarietà e i colleghi della fabbrica hanno rinunciato a parte delle loro ferie per aiutare il compagno. Alla fine le ore regalate sono 911 per circa 110 giorni lavorativi.
Che se l'azienda non ha un'anima ce l'hanno i lavoratori.
(Fonte: Repubblica)
L'italiano agli italiani!La giunta del comune di Bariano, nella bassa bergamasca, ha deciso di finanziare un corso di lingua italiana per insegnarla agli italiani.
'Cinque ri-passi della grammatica', questo il titolo del corso per re-insegnare congiuntivi e a mettere le acca dove servono. In pochi giorni ci sono già 15 iscritti.
Anno capito che serviresserebbe imparare più meglio l'itagliano.
(Fonte: Repubblica)
Giro di vita sulle multe autovelox facili spedite a casa senza fermare il veicolo. Una recente sentenza della Cassazione è intervenuta per ribadire l'obbligo degli agenti di spiegare nel verbale il motivo per cui la vettura non è stata fermata.
E' una pronuncia importante e dalla portata generale posto che molte multe autovelox vengono fatte proprio su rettilineo (strada secondaria extraurbana secondaria).
Multe autovelox rettilineo: su strada extraurbana secondaria la macchina va sempre fermata?
Prima di tutto inquadriamo bene il campo di applicazione del dispositivo: multe autovelox mobili su strade extraurbane secondarie. Per gli autovelox in città (che sono legittimi solo se presieduti dalla volante) è infatti pacifico che le macchine debbano essere fermate perché al conducente va data la possibilità di difendersi.
Per quanto riguarda i rilevatori di velocità su strade extraurbane secondarie, l'utilizzo in modalità automatica (ovvero senza l'intervento della polizia) è invece subordinato all'autorizzazione da parte del Prefetto il quale dovrà indicare la chilometrica esatta del tratto in cui è collocato l'apparecchio di controllo elettronico della velocità.
Leggi anche: Perché il ricorso per multe autovelox in autostrada è più facile che in città?
In caso di rettilineo fuori dal centro urbano, l'ordinanza prefettizia non è sufficiente ad autorizzare la contravvenzione per eccesso di velocità senza contestazione immediata. Non serve agli agenti obiettare che l'autovelox, per natura, di fatto misura la velocità dopo il passaggio dell'automobile.
Trattandosi di rettilineo, insistono i giudici, non si spiega perché gli agenti, ben consapevoli del funzionamento dell'autovelox e dei suoi limiti in questo senso, non abbiano predisposto una seconda volante pochi metri più avanti per fermare il conducente multato (dandogli anche la possibilità di difendersi). Non essendoci curve o deviazioni è escluso che l'automobilista possa prendere una direzione diversa da quella che percorreva quando è stato multato. In questi casi quindi la multa è nulla.
Anche la perdita del proprio cane, e non solo quella di congiunti "umani", può provocare la "sindrome del cuore spezzato", un insieme di sintomi del tutto simili ad un attacco cardiaco. Lo ha dimostrato il caso di una donna texana descritto dal New England Journal of Medicine. La donna, di 62 anni, si è svegliata una mattina pochi giorni dopo la morte del proprio cane con un forte dolore al petto e altri sintomi che facevano pensare ad un infarto.
Una volta arrivata al Texas Medical Center di Houston però gli esami hanno escluso che ci fosse un attacco cardiaco in corso, e i medici hanno formulato una diagnosi di "cardiomiopatia di Takotsubo", una sindrome talvolta mortale che appunto imita in tutto un infarto e che è scatenata solo nelle donne da eventi drammatici, come la morte del marito o di un figlio. «A scatenare l'evento è stata la morte del mio Yorksire Terrier, Meha - racconta Joanie Simpson, la paziente, al Washington Post -.
Ero inconsolabile, mi ha veramente colpito molto». L'episodio conferma i risultati di diversi studi secondo cui il rapporto con il proprio animale domestico può diventare in tutto e per tutto simile a quello con un parente stretto. Secondo una ricerca pubblicata da poco su Veterinary Record, ad esempio, chi ha un cane o un gatto malato ha gli stessi segni di stress di chi deve accudire un congiunto. In Italia inoltre da poco è stata riconosciuto ad una lavoratrice il diritto di avere dei giorni di permesso retribuito a causa di un grave problema di salute del proprio cane. (ANSA)
Il metallo contenuto negli escrementi. Per medici e carabinieri potrebbe essere rimasta per troppo tempo nell'ambiente contaminato della casa di campagna dove era in vacanza. Avvelenati anche tutti i familiari che erano con lei, tra cui la sorella, ricoverata. Sarebbe stato un avvelenamento da "esposizione prolungata" al tallio, contenuto negli escrementi di piccione, quello di cui è rimasta vittima una 62 enne di Nova Milanese, in Brianza, ricoverata in coma all'ospedale di Desio insieme alla sorella di 58 anni. Le indagini avviate dai carabinieri di Desio su input della direzione sanitaria dell'ospedale avrebbero portato infatti alla casa vacanze della famiglia dove le due donne e altri familiari hanno trascorso un periodo di tempo prolungato.
Il fienile dell'abitazione di campagna sarebbe infestato infatti di piccioni, i cui escrementi contengono tallio, metallo presente anche nei topicidi. Le esalazioni, inalate per un tempo prolungato, potrebbero essere state la causa dell'avvelenamento della famiglia.
Le due donne avrebbero iniziato ad accusare i primi sintomi di malessere domenica scorsa, e le loro condizioni si sono via via aggravate. Anche i loro familiari, sottoposti a indagini cliniche, sono risultati intossicati in modo più lieve.
* Tratto da Redattore Sociale (sintesi)
Pagano le tasse e la previdenza, contribuiscono alle nascite, hanno tassi di criminalità simili agli italiani, sono in gran parte cristiani, emigrano per una vita migliore, ma subiscono misure restrittive (ad esempio nelle prestazioni assistenziali).
Economia. In Italia i tassi di crescita sono bassi e nel 2019 si scenderà sotto l'1%, gli investimenti sono minimi, la ricerca tecnologica langue, la burocrazia è costosa e il debito pubblico cresce. Gli immigrati rappresentano, infatti, circa il 10% degli occupati e il 10% dei titolari di impresa, pagano 3,3 miliardi di euro di Irpef e altrettanti come contributi previdenziali.
Demografia. La popolazione italiana diminuisce (nel 2018 di 90 mila unità), i decessi superano le nascite e il numero medio di figli per donna è basso, la speranza di vita è alta e gli over65 sono un quarto della popolazione totale. Inoltre, i giovani sono tornati a lasciare il Paese, e, tra questi anche gli immigrati diventati italiani. "Questo comporterà effetti negativi sull'occupazione e a livello previdenziale i pensionati troveranno sostegno in un numero ridotto di lavoratori in attività.
Anche questo scenario non è da imputare agli immigrati, che anzi incidono quasi per un sesto sulle nuove nascite.
Occupazione. In Italia il sistema produttivo non è paragonabile a quello di altri Paesi fondatori dell'Ue: pochi brevetti, scienziati che emigrano, standard qualitativi delle università in calo, formazione professionale non paragonabile, ad esempio, a quella tedesca. Su questi fattori non hanno influito gli immigrati che si sono inseriti negli spazi lasciati liberi dagli italiani: manovalanza, facchinaggio, bassi servizi nella ristorazione e negli alberghi, collaborazione domestica e familiare. Per il 34% degli immigrati occupati le mansioni svolte sono inferiori alla preparazione ricevuta e in media la loro retribuzione è del 27% inferiore a quella degli italiani. A livello imprenditoriale le 588 mila imprese gestite da nati all'estero assicurano posti di lavoro, anche a italiani, e sono aumentate anche negli anni della crisi, attestando il dinamismo occupazionale della forza lavoro di origine straniera.
Criminalità. Uno dei luoghi comuni sugli immigrati è che commettano più reati degli italiani. Tale conclusione non è fondata per quanto riguarda gli immigrati residenti e non trova riscontro nei dati. Tra il 2004 e il 2016 la popolazione italiana è rimasta stabile, ma le denunce contro gli italiani sono aumentate del 31,7%. Invece, gli immigrati regolari sono più che raddoppiati (+128,3%), mentre le denunce contro gli stranieri sono cresciute solo del 13,7% e la loro incidenza sul totale delle denunce è scesa al minimo storico (29,2%). La stragrande maggioranza delle denunce contro stranieri non riguarda gli immigrati residenti bensì quelli in posizione irregolare e/o di passaggio. Si può concludere che gli immigrati residenti hanno un tasso di criminalità simile agli italiani.
Previdenza. Gli immigrati sono "preziosi" sostenitori del sistema pensionistico italiano: pagano 11,5 miliardi di euro come contributi previdenziali all'anno (dati 2016) e incidono per meno dell'1% sulle pensioni. Partecipando in misura elevata alle prestazioni in caso di disoccupazione e incidono di più sulle indennità di maternità perché fanno più figli. "Complessivamente. Sono molte anche le prestazioni pensionistiche perse perché gli immigrati spesso sono costretti a rimpatriare prima dell'età pensionabile, senza sapere o essere informati sul fatto che la domanda per la pensione può essere inoltrata anche dai Paesi di origine.
Religione. L'invasione musulmana è un'altra delle mistificazioni utilizzate. Oltre a ricordare come l'Italia sia da secoli un Paese multireligioso, la maggioranza degli immigrati è di religione cristiana (il 52,%) con 1,5 milioni di ortodossi, 1 milione di cattolici e oltre 220 mila protestanti. I musulmani sono circa 1,6 milioni, quasi un terzo dei 5 milioni di immigrati residenti. A questi si aggiungono poi induisti, buddisti e altri gruppi minori.
Regolamentazione dei flussi. In Italia le quote di ingresso per lavoro sono bloccate da anni e risultano sostanzialmente riservate agli stagionali o alla conversione del titolo di soggiorno a favore di chi è già presente. Sono invece pochi gli arrivi di lavoratori qualificati non soggetti a quote. Gli ingressi avvengono per ricongiungimento familiare o per richiesta di asilo.
L'Italia ha fatto molto negli ultimi anni per i rifugiati, ma non accoglie più richiedenti asilo di quanto facciano in media altri Paesi europei.
Aiutarli a casa loro? Una tesi positiva che però si accompagna e si utilizza per giustificare con un trattamento peggiorativo degli immigrati nel nostro Paese.
Il decreto Salvini ha portato a un aumento del numero degli irregolari, 533 mila a inizio 2019 che diventeranno 750 mila nel 2020 (secondo le stime più accreditate). E i rimpatri, difficili e costosi, risultano in calo rispetto agli anni precedenti.
La speranza che la spinta migratoria si riduca è irrealistica secondo gli esperti, a metà secolo crescerà la popolazione mondiale e raddoppierà il numero dei migranti nel mondo.
A questi sviluppi bisogna prepararsi, con realismo ma senza chiusure di principio. Per favorire l'inte(g)razione è indispensabile che si passi dalle discriminazioni alle pari opportunità, nell'ottica di valorizzare allo stesso modo tutti i cittadini che concorrono allo sviluppo dell'Italia".
Di seguito trovate la lista degli elementi a cui prestare particolare attenzione.
Dotazioni: l'ordinanza concernente le esigenze tecniche per i veicoli stradali prevede che le biciclette idonee alla strada siano provviste di pneumatici gonfiati a dovere, due freni robusti, catarifrangenti con una superficie minima di dieci centimetri quadrati anteriori (bianchi) e posteriori (rossi) e catarifrangenti arancioni sui pedali. Per le biciclette da corsa non sono prescritti i catarifrangenti sui pedali. La sera, la notte e all'interno dei tunnel deve essere accesa una luce fissa anteriore (bianca) e posteriore (rossa). Luci aggiuntive, anche intermittenti, sono permesse
Freni: prima della partenza controllate assolutamente i freni. Se le guarnizioni dei freni a disco sono troppo consumate, durante la frenata sono meno efficaci ed emettono un rumore raschiante. Non esiste una regola fissa sul momento corretto per cambiare i freni poiché dipende molto dalle modalità di utilizzo, dal tipo di bicicletta e dal materiale.
Gomme: La ruota gira bene? È piegata? Oscilla? I piccoli difetti si possono correggere in pochi minuti con un tendiraggi. Se la ruota è invece notevolmente storta in più punti, la bicicletta andrebbe portata in officina. Verificate inoltre il profilo degli pneumatici e controllate che i copertoni non presentino tagli o altri danni. Dopo aver controllato cerchioni e copertoni, occorre gonfiare le gomme. L'inutilizzo provoca lo sgonfiamento graduale delle gomme anche senza che ci siano piccoli buchi. Premete sugli pneumatici con il pollice. Se cede più di un centimetro, deve essere gonfiato.
Cambio: se la bicicletta non viene utilizzata per lungo tempo, il cambio può sfasarsi. Le conseguenze sono rumori sferraglianti e cambi di marcia involontari. Spingete dapprima la bicicletta a mano per verificare che la catena non faccia rumori strani e non si sposti all'indietro. Le riparazioni alla catena di una certa entità dovrebbero essere effettuate da un professionista. Se la catena è ancora intatta, è comunque consigliata una pulizia. È una procedura molto facile: sfregate semplicemente la catena con un vecchio strofinaccio. Una volta che la catena è libera dalla sporcizia, occorre oliarla. Spruzzate una goccia d'olio in ogni elemento della catena e fatele fare qualche giro in folle.
Luci: durante le prime ore del mattino e di notte, il rischio di incidenti sulle strade è tre volte più elevato rispetto alle ore diurne. Prima di mettervi in strada la mattina presto o la sera tardi, verificate quindi il funzionamento delle luci anteriori e posteriori. Se non funzionano, generalmente si tratta di una lampadina fulminata o di un cavo staccato. Cambiate la lampadina o riattaccate il cavo.
Anziani, malati cronici e persone a basso reddito: «sono 8,1 milioni gli italiani che oggi non hanno più la possibilità di essere assistiti dallo Stato nei loro percorsi di cura ed il trend non sembra rallentare». Questa la stima di Marco Vecchietti, autore del libro "La Salute è un Diritto. Di tutti", presentato alla Camera dei Deputati.
Tempi lunghissimi e prezzi del ticket troppo alti: questi i motivi principali che portano sempre più italiani a rinunciare alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale che, negli ultimi 10 anni, ha ridotto la propria capacità assistenziale di oltre il 10% (dal 97,6% all'86,5%).
A farne le spese sono stati 8,1 milioni di cittadini (13,5%), oggi esclusi da cure. Un numero in crescita, visto che erano 1,3 milioni nel 2006 (pari al 2,4%). Il contingentamento progressivo delle risorse per la spesa sanitaria, sottolinea Vecchietti, amministratore delegato e dg di RBM Assicurazione Salute, «che alimenta un ricorso crescente al pagamento di tasca propria delle cure e disuguaglianze territoriali sempre più marcate». (ANSA)
Pier Luigi Tremonti Cavaliere al merito della Repubblica Italiana |
Nato il 1 aprile 1941 a Sondrio, dove risiede, consegue il diploma di Abilitazione Magistrale presso l'Istituto Magistrale Lena Perpenti di Sondrio.
Dopo una breve esperienza in campo sociale presso le ACLI di Sondrio (campo scuola per lavoratori a Livigno) e una collaborazione con il periodico "L'INCONTRO" della stessa associazione, si è dedicato all'insegnamento nella scuola elementare (Mello, Buglio in Monte, Sondrio-Triasso, Sondrio-Ponchiera e Sondrio capoluogo) per 34 anni, assumendo incarichi negli Organi collegiali della scuola dal 1974, anno della loro costituzione (Decreto Malfatti), fino all'ultimo anno di insegnamento.
I suoi intersse prevalenti sono: federalismo infranazionale ed europeo, problemi ambientali e vie di comunicazione transalpine.
Nel 1959 ha partecipato al Congresso del Popolo Europeo, elezione simbolica di propri rappresentanti a livello europeo mediante una Campagna promossa in tutta Europa dal Movimento Federalista Europeo.
Nel 1962 ha fondato con Gaspare Bracchi la Gioventù Federalista Europea, Sezione di Sondrio.
E' divenuto in seguito Segretario della Sezione di Sondrio del Movimento Federalista Europeo.
Ha partecipato attivamente ad una pluriennale azione per l'elezione diretta a suffragio universale del Parlamento europeo (1967 - 1976).
E' stato per anni redattore del periodico di opinione federalista "EVOLUZIONE EUROPEA" pubblicato prima a Cremona e poi a Sondrio.
Ha appoggiato le iniziative del Movimento Radicale di Marco Pannella per il riconoscimento dell'Obiezione di coscienza e a sostegno del primo obiettore di coscienza della provincia di Sondrio: Luigi Zecca.
Ha sostenuto l'idea di un Servizio Civile alternativo al Servizio militare.
Ha collaborato con il settimanale "il lavoratore valtellinese" di Sondrio dal 1970 fino alla chiusura della testata.
Ha pubblicato articoli sui settimanali locali "Corriere della Valtellina" e "Eco delle Valli" e sul periodico "Centouno".
E' stato membro del Comitati Italiano per il traforo ferroviario dello Spluga, ha collaborato al periodico "Lo Spluga" e alla stesura del volume "Lo Spluga", editi dall'omonimo comitato.
Ha ricoperto cariche direttive a livello provinciale in campo sindacale: SINASCEL-CISL, SNASE e CGIL-Scuola.
Ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione della Azienda Servizi Municipalizzati di Sondrio, del Comitato di Quartiere di Sondrio Sud-Est e del Comitato di Quartiere di Sondrio Nord-Ovest ed è stato Segretario di Sezione del PSI a Sondrio e del Direttivo provinciale dello stesso partito.
E' stato iscritto a "Italia Nostra" Sezione di Sondrio e al WWF provinciale.
Nata a Palanzano (PR), ha conseguito il Diploma in Maestro d'Arte in Decorazione pittorica e plastica; la Maturità Tecnica per Geometri; l'abilitazione per l'insegnamento del disegno sia nelle Scuole Medie sia negli Istituti Superiori (Istituto Magistrale, Liceo Scientifico, Istituto Tecnico Industriale e Professionale); la Laurea in Sociologia e il Diploma in Giornalismo, presso l'Università d'Urbino.
Ha lavorato principalmente come disegnatrice in uno Studio Tecnico; insegnante di Educazione Artistica nella Scuola Media; su richiesta, come esperta in Giornalismo in alcuni Corsi culturali per adulti e consulente in un'équipe Sociopsicomedica per persone in difficoltà.
Attualmente si dedica alla pittura acrilica decorativa su pannelli ("trompe l'oeil" e grandi composizioni specifiche per l'arredamento), ma ha sempre amato scrivere articoli su vari argomenti di ricerca, dalla medicina all'arte, e relazionare su incontri scientifici e culturali; inoltre, ha scritto brevi racconti e favole per bambini.
Dedica anche un po' del suo tempo libero alla lettura, preferendo la narrativa gialla moderna e le monografie artistiche, e alle lunghe camminate in montagna.
Ama, come ogni emiliano che si rispetti, ogni tipo di ballo, la danza classica moderna, che ha studiato quando era piccola, e il nuoto.
Giovanni Lugaresi, nato a Ravenna nel 1941, ha incominciato l'attività giornalistica sul settimanale cattolico "L'Argine", diretto dal prete scrittore Francesco Fuschini, e quindi collaborando alle edizioni locali del Resto del Carlino e dell'Avvenire d'Italia. E' stato corrispondente da Ravenna di Stadio, Gazzettino e Corriere della Sera.
Nel 1966 è stato assunto al Gazzettino da Giuseppe Longo e al Gazzettino è rimasto sino al 2001, con una interruzione al Gruppo Rizzoli (1978-1981): vicecaposervizio a L'Eco di Padova, e inviato speciale a L'Occhio.
Ha collaborato (o continua a collaborare) a varie testate fra le quali: L'Osservatore Romano, L'Alpino, L'Osservatore Politico Letterario, Alpes, Radio Vaticana, Giornale di Brescia, Gazzetta di Parma, Rotary, Realtà Nuova, La Voce di Romagna, La Piè.
Ha pubblicato "Lettere ruggenti di Marinetti a F. B. Pratella" (Quaderni dell'Osservatore Politico Letterario - Milano), "La lezione di Prezzolini" e "Anarchico il pensier…" (Neri Pozza - Vicenza), "Le lampade e la luce. Guareschi: fede e umanità (Rizzoli - Milano), "Tornare a Nikolajewka" (Mup - Parma), "Alpini di pace - mezzo secolo sul fronte della solidarietà" - 4^ edizione, con prefazione di Carlo Sgorlon (il Prato - Padova), "Il cammino della cultura" (Provincia di Padova), "Guareschi fede e libertà" (Mup - Parma), coautore con Mirco Gasparetto "Reginato/ Dalle Dolomiti al gulag" (Nuovi Sentieri Editore).
E' coautore di "Don Camillo e il Vangelo dei semplici" e "Qua la mano don Camillo" (Ancora - Milano). Nel 1991 ha vinto il Premio Guidarello di giornalismo e nel 2001 gli è stato assegnato il Premio Giornalista dell'anno dell'Associazione nazionale Alpini.
Nel 2008 gli è stato conferito il titolo di "Padovano Eccellente".
Dalla primavera del 1990 a quella del 2009, Giovanni Lugaresi è stato presidente del Club dei 23 di Roncole Verdi, l'associazione culturale che si occupa della diffusione dell'opera di Giovannino Guareschi. Ora ne è presidente onorario.
Sono nati a Milano ed hanno risieduto nel capoluogo lombardo sino al settembre 2003 quando, dopo anni di progetti, si sono definitivamente trasferiti a Chiesa Valmalenco, ove Nemo ha trascorso praticamente tutte le vacanze della sua vita.
Laureati in Scienze Naturali ed in Geologia, non mancano mai di coniugare le loro attività turistiche, escursionistiche e culturali a descrizioni naturalistiche. Per anni hanno insegnato nelle scuole medie, prima di dedicarsi completamente alle loro attività escursionistico/culturali.
Sono stati tra i fondatori, organizzatori e dirigenti del Museo della Valmalenco; nell’ambito di tale attività hanno ideato e segnalato l’Alta Via della Valmalenco, descrivendola in libri ed articoli.
Nel campo della pubblicistica hanno pubblicato, oltre a circa 200 articoli e 40 volumi in gran parte sui temi dell’escursionismo culturale.
Viaggiatori, da anni sono particolarmente interessati ai paesi balcanici e dell’Est Europa, verso i quali sono attivi con azioni di pubblicistica , conferenze e mostre.
Dall’80 si interessano alla Grande Guerra in Valtellina, con ricerche sul territorio, nelle biblioteche e negli archivi militari, con particolare riguardo all’area dell’Alta Valtellina e della zona di Grosio-Tirano.
In tal campo hanno pubblicato vari volumi ed articoli, approfondendo anche nuovi temi non ancora completamente esplorati e scoperti.
Recentemente Nemo è stato nominato direttore del Museo Tiranese.
Milanese, classe ’39, malenco d’adozione.
Nella valle è vissuto dall’infanzia fino alla adoloscenza.
Giornalista free lance, urbanista e guida tour leader in molti luoghi del mondo e d’avventura.
Eclettico per varietà di interessi, ama spaziare in molteplici attività con fotoreportage e cinedocumentari in ambito extraeuropeo, antropoetnografico e alpinistico.
E’ autore di cortometraggi e di numerose pubblicazioni turistiche, urbanistiche, alpinistiche e di arte per iniziative editoriali, culturali, fotografiche di De Agostini, Mondadori, Fabbri, Feltrinelli, Regione Lomberdia e comunità montane.
Riconoscimenti:
1977-1987 Premo cinematografici nazionali e internazionali ai film festival.
1996 Premio Ordine Giornalisti – Agfa al Circolo della Stampa per fotoreportage in Bangladesch.
1998 Medaglia d’oro dal sindaco Albertini per professionalità urbanistica Città di Milano.
Nata a St. Pancras (GB) nel ’68 risiede a Monza
Laureata in Pedagogia presso l’università di Napoli e successivamente in Materie Letterarie è iscritta al corso di laurea in Conservazione Beni Culturali
Già assistente universitaria in Educazione Comparata presso l’Istituto universitario “S. Orsola Benincasa” anno 1992/93 e in Antropologia Culturale e psicologia sperimentale presso l’Istituto universitario “S. Orsola Benincasa” anno 1993/94.
E’ docente in Pedagogia, Filosofia, e materie letterarie presso Istituti Superiori Statali dal’90 ad oggi.
Iscritta all’albo dei giornalisti pubblicisti della Regione Lombardia è direttore responsabile del mensile “Mondo Musica” e addetta ufficio stampa presso Studio 7 (Na).
Ha collaborato con:“Agenzia ANSA”, “Il Mattino”, “Il Tempo”, “Il Cittadino” di Lodi, “Tribuna”, “Napoli Notte”, “Gazzetta” di Lecco, “Tabloid”, “H press” e “Cisme”.
Ha partecipato al concorso nazionale “Voci di Donne” di Savona con il racconto “Il silenzio del mare” (2001) e “Momenti infinitamente unici”(2002).
Al concorso nazionale “Fascino e Mistero” del comune di Sassello con il racconto “Del nulla l’essenza” (2001), “Destino di un amore” (2002) e “Suoni e profumi di un oceano” (2003) è stata oggetto di segnalazioni speciali.
Nato a Sondrio il 27 luglio del 1943.
Già funzionario di una società leader multinazionale del settore chimico.
Ha ricoperto la carica di Assessore alla Cultura e Turismo nel Comune di Albosaggia (SO) per due legislature.
Nel luglio del '80 fonda l'Associazione culturale Alpes Agia e la rivista L'AlpesAgia, mensile di informazione cultura e politica che presiede e dirige per oltre 20 anni (luglio 1980-2001): prima come giornale di Albosaggia, poi ne guida l'evoluzione come giornale delle Orobie, poi come AlpesAgia rivista mensile della provincia di Sondrio, infine come Alpes, mensile di cultura, informazione, politica dell'arco alpino.
Promotore, fondatore e presidente della Pro Loco di Albosaggia; animatore e aggregatore di numerose iniziative a carattere turistico/culturale anche di importanza regionale: ricordiamo fra le tante "OrobieInsieme" incontro culturale, folcloristico ed enogastronomico fra valtellinesi e bergamaschi.
Costituisce la Associazione Amici della Musica, da vita al Corpo Musicale di Albosaggia, del quale ne segue lo sviluppo come presidente per molti anni.
E' tra i promotori, fondatori e dirigenti della Associazione Ippofila Provinciale, della Associazione Pro Sondrio nonché dell'Associazione Valtreno il cui scopo è il recupero di materiale rotabile storico e l'organizzazione di viaggi su treni d'epoca.
Livio Piatta è nato a Sondrio, nel 1959. Inizia ad accostarsi alla natura fin da bambino, seguendo la famiglia nel Parco nazionale dello Stelvio, dove i genitori conducono una baita durante i mesi estivi. Si diploma in Fotografia naturalistica, geografica e comunicazione visiva per la divulgazione scientifica all'istituto Europeo di Design di Milano, e avvia collaborazioni con periodici italiani (Meridiani Montagne, Alp, Airone, Bell'Italia, Bell'Europa, In Viaggio, Traveller, Viaggi e Sapori) e stranieri (Watch, Sunday Telegraph, Forbes). Da venti anni viaggia in numerosi paesi fotografando montagne, deserti e ambienti marini. Partecipa a spedizioni alpinistiche extraeuropee. Ha effettuato esposizioni fotografiche in Italia e all'estero. Scrive articoli sui temi della montagna e della conservazione della natura ed è titolare dell'Agenzia fotografica World Images di Sondrio.
Ivan Mambretti è nato a Sondrio nel 1946. Laureatosi nel 1970 in lettere all’Università Cattolica di Milano, ha svolto la professione di insegnante presso la Scuola Media di Grosio (SO).
Pubblicista dal 1991, a partire dal 1978 ha collaborato con “Eco delle Valli” e, saltuariamente, con la “Rassegna Economica della CCIAA” fino alla chiusura di entrambe le testate.
Residente a Grosio, nel 1985 ha fondato il foglio locale “Il Graffito”, mensile di cui è da sempre direttore responsabile. E’inoltre addetto stampa degli “Amici della Musica” di Sondalo.
Ritiratosi dal lavoro sul finire del 1999, ha pubblicato per la casa editrice Firenze Libri “Villa Rosabella”, piccola raccolta di memorie infantili in forma di romanzetto (ma più che altro inquietante segnale di senescenza precoce e galoppante).
Da sempre appassionato di cinema in forma maniacale, soffre per l’offerta cinematografica estremamente povera della provincia di Sondrio e ripensa spesso con nostalgia ai bei tempi in cui il capoluogo godeva delle mitiche tre sale del Pedretti, dell’Odeon e dell’Excelsior (ma l’età, ahinoi, lo costringe ad avere memoria persino del cinema Libertà!).
Considera suo fiore all’occhiello la collaborazione (se il termine non è eccessivo) con il critico Morando Morandini nella stesura del “Morandini 2000”, seconda edizione del prestigioso dizionario del cinema, in cui l’Autore ha avuto la bontà di citarlo nell’introduzione.
Paolo Pirruccio, nato nel 1942 a Palazzolo Acreide (SR), dal 1972 risiede a Delebio (SO) con la famiglia. Diplomato ragioniere e arruolato nel 1962 nel Corpo della Guardia di Finanza, dal 1997 è maresciallo in quiescenza. Ha coltivato fin dagli anni '80 la passione per il giornalismo. In quegli anni ha pubblicato articoli sul quotidiano "l'Ordine di Como" e, fino al 2000 sul "Il Settimanale della Diocesi di Como". Negli anni '90 ha pubblicato su "Il settimanale della Provincia di Sondrio", e successivamente sul settimanale "Centro Valle" ove continua a tutt'oggi la collaborazione. Dal 2000 al 2007 ha pubblicato articoli sul quotidiano "L'Osservatore Romano", sul mensile "Il Finanziere", su "Il Corriere degli Iblei" (mensile di Palazzolo Acreide SR) e su "Il Notiziario" della Banca Popolare di Sondrio. Ha coordinato la pubblicazione "Delebio: 800 anni di storia religiosa e civile" e del libro di don Luigi Bianchi "Il volto di Maria, nella storia, nell'arte e nella fede". Con l'autrice e poetessa Adelina Della Bosca ha curato la prefazione del libro "I miei scritti, una fiaba … ed oltre". Dal 1985 ha collaborato nella stesura del bimensile "Il Ponte"(della comunità parrocchiale di Delebio e, dal 2008, di Andalo Valtellino). Dal 2004 è capo redattore dello stesso periodico. Dal 2006 ad oggi è tra i collaboratori di "Alpes".
Ha recentemente collaborato alla stesura dei testi del libro "L'Africa chiama ancora" di Padre Egidio Tocalli.
Classe 1937, sondrasco del Campello.
Coniugato con Wanda, due figli, quattro nipotini: Cesare, Rebecca, Lorenzo e Emma.
Bancario in pensione, già dipendente della Banca Popolare di Sondrio, della redazione del cui " Notiziario" fa parte dal primo numero e dove ha illustrato racconti ed articoli di autorevoli firme con disegni umoristici. Il suo hobby preferito è infatti il disegno. Vignettista e illustratore, ha pubblicato il primo disegno nel 1955 ( "La vela" di Roma), iniziando nello stesso anno la collaborazione, anche con scritti, a " Eco delle valli" ( fino alla chiusura nel 1998) e successivamente a quasi tutte le testate giornalistiche della provincia ( in particolare alla pagina locale de "Il Giorno", al "Corriere della Valtellina", a "Centrovalle", al " Settimanale della Diocesi", al " Campello" ). Ha illustrato alcuni libri di autori locali e curato nel 1992 allestimento e catalogo della mostra "Le vignette dell'alluvione". Dagli anni '90 partecipa a rassegne di umorismo grafico. Coltiva interessi diversi, in particolare storia locale, musica (è stato uno dei fondatori del C.I.D. di Sondrio nel 1958 ; ha fatto parte dal 1977 al 1996 del consiglio della Banda cittadina "C.Pedretti", di cui è stato anche presidente; attualmente è responsabile G.I.S. della biblioteca "L. Faccinelli" di Chiuro ), cinema e teatro ( dal 1977 al 1987 per il C.R.A.S. di Sondrio si è interessato di cineforum e stagioni teatrali ), "cartoon" e fumetti.
Oltre ad " Alpes" e al " Notiziario della Banca Popolare di Sondrio", collabora attualmente alla "Gazzetta di Sondrio" e al "Giornalino" della Pro-loco di Chiuro.
Nato a Sondrio il 7 ottobre 1948. Laureato in Scienze politiche alla Cattolica di Milano, ha lavorato per alcuni anni al Convitto Nazionale Piazzi e quindi, dal 1977 al 2006, al Credito Valtellinese di Sondrio.
All'interesse per la storia e l'arte della nostra provincia ha sempre unito la passione per la fotografia naturalistica e la ricerca mineralogica, pubblicando alcune guide come "I minerali del Pizzo Tremogge" e "I minerali della Val Malenco" e collaborando a varie riviste tra cui "IVM Magazine" bollettino dell'Istituto Valtellinese di Mineralogia", "Il naturalista valtellinese", "L'Annuario della Sezione del CAI di Sondrio", "Orobie", "Quaderni Valtellinesi" e "Alpes".
Ha curato nel 1982 la monografia "Livio Benetti, un artista trentino in Valtellina", nel 1985, insieme a Vittorio Mevio il volume "Valtellina nostalgia delle origini" e nel 2007 il volume "Livio Benetti, scritti d'arte e di vita civile". Suoi articoli sono comparsi su quotidiani e periodici locali.
Nel 1997, in occasione del decennale della morte, ha collaborato all'organizzazione della mostra antologica su Livio Benetti curata dal fratello Aurelio, insieme al quale ha dato vita al sito www.liviobenettiarte.it, avviando quindi il censimento e la catalogazione sistematica delle opere del padre. Da una sua idea sono nati anche il sito www.naturaliavaltellina.it, dedicato all'ambiente naturale valtellinese e www.skiriders.it dedicato allo scialpinismo in provincia.
Nato a Cremona il 2 dicembre 1931 e residente da molti anni in Sondrio.
E' stato ininterrotamente docente di ruolo - dal 1963 al 1992 presso istituti statali - di calcolo a macchina, contabilità a macchina, matematica applicata, elementi d'informatica e sistemi di scrittura.
Ha frequentato corsi universitari in lingue e letterature straniere organizzati dall'Università IULM a Parigi in Sorbona e dalla università di Bath a Toronto negli anni 1979 - 1980 - 1981.
È stato docente nei corsi abilitanti per insegnanti a Milano e membro della commissione di esami nei i concorsi per gli insegnanti a Firenze.
È stato membro del Consiglio Scolastico Provinciale.
Già consigliere in Comunità Montana di Sondrio.
Sin dagli anni sessanta ha svolto attività giornalistica ed è iscritto all'albo.
Continua quest'attività con articoli di carattere culturale (in particolare musica e arti figurative) su giornali e riviste della provincia di Sondrio.
In passato ha collaborato con televisioni locali.
E' stato presidente della commissione di gestione del Museo di Storia ed Arte di Sondrio e membro di commissioni per l'accettazione di mostre d'arte nelle sale dell'Amministrazione Provinciale e del Comune di Sondrio, nonché membro in molte giurie per premi artistici.
Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureata in Scienze Giuridiche e in Giurisprudenza presso l'Università Cattolica di Milano.
Ha conseguito un certificato di partecipazione ad un corso di lingua inglese presso la L.S.I. School di Boston (U.s.a.).
Attualmente è cultore della materia in "Elementi di diritto civile e penale della famiglia e dei minori" presso l'Università Cattolica di Milano, nonchè mediatore civile professionista.
Ha collaborato con la rivista giuridica on line "Il diritto per i concorsi", diretta da Francesco Caringella, nella redazione di note a sentenza in materia civile e penale, ha pubblicato una nota a sentenza intitolata "La vocazione nazionale" (delle tabelle milanesi relative alla liquidazione del danno non patrimoniale) sulla rivista cartacea "Diritto e giurisprudenza" n. 1/2012 (diretta da Francesco Caringella); ha collaborato con la casa editrice Dike Giuridica ai fini dell'aggiornamento e revisione critica del Codice Civile Annotato con la giurisprudenza edizione 2011 (artt. da 1655 a 1702 cc) e 2012 (artt. da 1470 a 1765 cc e da 2028 a 2042 cc).
Sostiene le iniziative dell'Unicef anche mediante la realizzazione di Pigotte.
I suoi idoli sono il Mahatma Gandhi e Madre Teresa.
Sostiene la lotta contro l'occupazione del Tibet.
Laureato in matematica presso l'Università degli Studi di Pavia con una tesi dal titolo "L'applicazione della cluster analysis alle Schede di Dimissione Ospedaliera della Regione Piemonte 1997-1999. Il caso delle overdosi". Nell'aprile 2011 ha conseguito il titolo di Master in Numeri e Codici, presso l'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata".
Collaboratore di Alpes dal 2000, ha realizzato nei primi anni novanta una delle prime e più dettagliate inchieste sul sistema della corruzione politica e partitica in Italia, analizzando quel fenomeno che fu poi alla base di Mani Pulite. Nel 1992 ha pubblicato sul mensile "Orme" uno studio analitico dal titolo "Ecco tangentopoli. Etica e malcostume di corrotti e corruttori nei rapporti tra politica e affari in Italia", nel quale si schematizzava il sistema dei rapporti clientelari tra potere economico e potere politico.
Nel 2000 ha curato per il Centro Studi Lombardo di Milano la pubblicazione dal titolo "La città che attende. Studio statistico comparato sulle venti zone del precedente decentramento di Milano".
Nel novembre 2010 ha pubblicato presso la casa editrice Carta e Penna di Torino il volume dal titolo "Del pensiero e della sua quiete, Rilievi sul presente e brevi riflessioni a margine".
Nel settembre 2019 ha pubblicato presso la casa editrice Pitagora di Bologna il volume dal titolo "Aritmetica e Algebra, il caso degli errori".
Ha lavorato e condotto ricerche per l'Istituto di ricerche Il Poliedro di Milano e per il Centro di Ricerche per l'Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile della Lombardia presso il Dipartimento di matematica e fisica dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia.
E' stato collaboratore volontario presso Struttura Complessa di Cure Palliative, Azienda Ospedaliera "Maggiore della Carità" di Novara, Hospice di Galliate (No).
Abilitato all'insegnamento di matematica e fisica e docente di scuola secondaria superiore, il suo principale interesse di studio verte sulla biomatematica e sulla teoria dell'informazione.
In questa sezione sono contenute le informazioni relative alle modalità di gestione di Alpes in riferimento al trattamento dei dati degli utenti di https://alpesagia.com.
La presente informativa ha valore anche ai fini dell’art. 13 del D.lgs. n. 196/2003, Codice in materia di protezione dei dati personali, e ai fini dell’art. 13 del Regolamento UE n. 2016/679, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali nonché alla libera circolazione di tali dati, per i soggetti che interagiscono con Alpes ed è raggiungibile all’indirizzo corrispondente alla pagina iniziale: https://alpesagia.com
L’informativa è reale solo per https://alpesagia.com e non anche per altri siti web eventualmente consultati dall’utente tramite link in esso contenuti.
Scopo del presente documento è fornire indicazioni circa le modalità, i tempi e la natura delle informazioni che i titolari del trattamento devono fornire agli utenti al momento della connessione alle pagine web di https://alpesagia.com, indipendentemente degli scopi del collegamento stesso, secondo la legislazione Italiana ed Europea.
L’informativa può subire modifiche a causa dell’introduzione di nuove norme al riguardo, si invita, pertanto, l’utente a controllare periodicamente la presente pagina.
Se l’utente ha meno di sedici anni, ai sensi dell’art. 8, c. 1 regolamento UE 2016/679, dovrà legittimare il suo consenso attraverso l’autorizzazione dei genitori o di chi ne fa le veci.
Il titolare del trattamento è la persona fisica o giuridica, l’autorità pubblica, il servizio o altro organismo che, singolarmente o insieme ad altri, determina le finalità e i mezzi del trattamento di dati personali. Si occupa anche dei profili sulla sicurezza.
Relativamente al presente sito web il titolare del trattamento è Alpes con sede , e per ogni chiarimento o esercizio dei diritti dell’utente potrà contattarlo al seguente indirizzo mail: info@alpesagia.com
Di seguito le tipologie di cookies di cui il sito fa uso:
Ci sono numerose tecnologie usate per conservare informazioni nel computer dell’utente, che poi vengono raccolte da altri siti. Tra queste la più conosciuta ed utilizzata è HTML. Essi servono per la navigazione e per facilitare l’accesso e la fruizione del sito da parte dell’utente. Sono necessari alla trasmissione di comunicazioni su rete elettronica ovvero al fornitore per erogare il servizio richiesto dal cliente.
Le impostazioni per gestire o disattivare i COOKIES possono variare a seconda del browser internet utilizzato. Ad ogni modo, l’utente può gestire o richiedere la disattivazione generale o la cancellazione dei cookies, modificando le impostazioni del proprio browser internet. Tale disattivazione può rallentare o impedire l’accesso ad alcune parti del sito.
L’uso dei cookies tecnici consente la fruizione sicura ed efficiente del sito.
I COOKIES che vengono inseriti nel browser e ritrasmessi mediante Google Analytics o tramite il servizio statistiche di blogger o similari sono tecnici solo se utilizzati ai fini di ottimizzazione del sito direttamente dal titolare del sito stesso, che potrà raccogliere informazioni in forma aggregata soul numero degli utenti e su come questi visitano il sito. A queste condizioni, per i COOKIES Analytics valgono le stesso regole, in tema di informativa e consenso, previste per i cookies tecnici.
Dal punto di vista della durata si possono distinguere cookies temporanei di sessione che si cancellano automaticamente al termine della sessione di navigazione e servono per identificare l’utente e quindi evitare il login ad ogni pagina visitata e quelli permanenti che restano attivi nel pc fino a scadenza o cancellazione da parte dell’utente.
Potranno essere installati cookies di sessione al fine di consentire l’accesso e la permanenza nell’area riservata del portale come utente autenticato.
Essi non vengono memorizzati in modo persistente ma esclusivamente per la durata della navigazione fino alla chiusura del browser e svaniscono con la chiusura dello stesso. Il loro uso è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione costituiti da numeri casuali generati dal server necessari per consentire l’esplorazione sicura ed efficiente del sito.
In relazione alla provenienza si distinguono i cookies inviati al browser direttamente dal sito che si sta visitando e quelli di terze parti inviati al computer dati altri siti e non da quello che si sta visitando.
I cookies permanenti sono spesso cookies di terze parti.
La maggior parte dei cookies di terze parti è costituita da cookies di tracciamento usati per individuare il comportamento online, capire gli interessi e quindi personalizzare le proposte pubblicitarie per gli utenti.
Potranno essere installati cookies di terze parti analitici. Essi sono inviati da domini di predette terze parti esterni al sito.
I cookies analitici di terze parti sono impiegati per rilevare informazioni soul comportamento degli utenti su https://alpesagia.com. La rilevazione avviene in forma anonima, al fine di monitorare le prestazioni e migliorare l’usabilità del sito. I cookies di profilazione di terze parti sono utilizzati per creare profili relativi agli utenti su https://alpesagia.com, al fine di proporre messaggi pubblicitari in linea con le scelte manifestate degli utenti medesimi.
L’utilizzo di questi cookies è disciplinato dalle regole predisposte dalle terze parti medesime. Pertanto, si invitano gli utenti a prendere visione delle informative privacy e delle indicazioni per gestire o disabilitare i cookies pubblicate nelle relative pagine web.
Sono cookies di profilazione quello a creare profili all’utente e vengono utilizzati al fine di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate dallo stesso nell’ambito della navigazione in rete.
Quando si utilizzeranno questi tipi di COOKIES l’utente dovrà dare un consenso esplicito.
Si applicherà l’articolo 22 del Regolamento UE 2016/679 e l’articolo 122 del Codice in materia di protezione dei dati.
Come tutti i siti web anche il presente sito fa uso di log files nei quali vengono conservate informazioni raccolte in maniera automatizzata durante le visite degli utenti. Le informazioni raccolte potrebbero essere le seguenti:
Indirizzo internet protocol (IP);
– Tipo di browser e parametri del dispositivo usato per connettersi al sito;
– Nome dell’internet service provider (ISP);
– Data e orario di visita;
– Pagina web di provenienza del visitatore (referal) e di uscita;
– Eventualmente il numero di click.
Le suddette informazioni sono test rate in forma automatizzata e raccolte in forma esclusivamente aggregata al fine di verificare il corretto funzionamento del sito e per motivi di sicurezza. Tali informazioni saranno test rate in base ai legittimi interessi del titolare.
Ai fini di sicurezza (filtri anti-spam, firewall, rilevazione virus) i dati registrati automaticamente possono eventualmente comprendere anche dati personali come l’indirizzo IP, che potrebbe essere utilizzato, conformemente alle leggi vigenti in materia, a fine di bloccare tentativi di danneggiamento al sito medesimo o di recare danno ad altri utenti o attività dannose o costituenti reato. Tali dati non sono mai utilizzati per l’identificazione o la profilazione dell’utente, ma solo ai fini di tutela del sito e dei suoi utenti, tali informazioni saranno usate in base ai legittimi interessi del titolare.
Qualora il sito consenta l’inserimento di commenti, oppure in caso di specifici servizi richiesti dall’utente, ivi compresi la possibilità di inviare il Curriculum Vitae per un eventuale rapporto lavorativo, il sito rileva automaticamente e registra alcuni dati identificativi dell’utente, compreso l’indirizzo mail. Tali dati si intendono volontariamente forniti dall’utente al momento della richiesta di erogazione del servizio. Inserendo un commento o altra informazione l’utente accetta espressamente l’informativa privacy e, in particolare, acconsente che i contenuti inseriti siano liberamente diffusi anche a terzi. I dati ricevuti verranno utilizzati esclusivamente per l’erogazione del servizio richiesto e per il solo tempo necessario per la fornitura del servizio.
Le informazioni che gli utenti del sito riterranno di rendere pubbliche tramite i servizi e gli strumenti messi a disposizione degli stessi, sono fornite dall’utente consapevolmente e volontariamente, esentando il presente sito da qualsiasi responsabilità in merito ad eventuali violazioni delle leggi. Spetta all’utente verificare di avere i permessi per l’immissione di dati personali di terzi o di contenuti tutelati dalle norme nazionali ed internazionali.
I dati raccolti dal sito durante il suo funzionamento sono utilizzati esclusivamente per le finalità sopra indicate e conservati per il tempo strettamente necessario a svolgere le attività precisate e, comunque, non oltre 2 anni.
I dati utilizzati ai fini di sicurezza (blocco tentativi di danneggiamento del sito) sono conservati per il tempo strettamente necessario al raggiungimento del fine anteriormente indicato.
Come sopra indicato, l’invio facoltativo, esplicito e volontario di posta elettronica agli indirizzi indicate su questo sito comporta la successive acquisizione dell’indirizzo del mittente, necessario per rispondere alle richieste, nonché degli eventuali altri dati personali inseriti nella missiva.
Specifiche informative di sintesi verranno progressivamente riportate o visualizzate nelle pagine del sito predisposte per particolari servizi a richiesta.
L’utente può gestire i cookies anche attraverso le impostazioni del suo browser. Tuttavia, cancellando i cookies dal browser potrebbe rimuovere le preferenze che ha impostato per il sito. Per ulteriori informazioni e supporto è possible anche visitare la pagina di aiuto specifica del web browser che si sta utilizzando:
Il presente sito incorpora anche plugin e/o bottoni per i social network, al fine di consentire una facile condivisione dei contenuti sui vostri social network preferiti. Tali plugin sono programmati in modo da non impostare alcun cookie all’accesso della pagina per salvaguardare la privacy degli utenti. Eventualmente i cookies vengono impostati, se così previsto dai social network solo quando l’utente fa effettivo e volontario uso del plugin. Si tenga presente che se l’utente naviga essendo loggato nel social network allora ha già acconsentito all’uso dei cookies veicolati tramite questo sito al momento dell’iscrizione al social network.
La raccolta e l’uso delle informazioni ottenute a mezzo del plugin sono regolati dalle rispettive informative privacy dei social network, alle quali si prega di fare riferimento:
L’art. 13 co. 2 del Regolamento UE del 2016/679 elenca i diritti dell’utente.
Il presente sito https://alpesagia.com intende, pertanto, informare l’utente sull’esistenza:
– del diritto dell’interessato di chiedere al titolare l’accesso ai dati personali (art. 15 Regolamento UE), il loro aggiornamento (art. 7, co. 3, lett. a del D.lgs 196/2003), la rettifica (art. 16 Regolamento UE), l’integrazione (art. 7, co. 3 lett. a D.lgs 196/2003), la limitazione del trattamento che lo riguardino (art. 18 Regolamento UE) o di opporsi, per motivi legittimi, al loro trattamento (art. 21 Regolamento UE), oltre al diritto alla portabilità dei dati (art. 20 Regolamento UE);
– del diritto di chiedere la cancellazione (art. 17 Regolamento UE), la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati (art. 7 co. 3, lett. b del D.lgs. 196/2003);
– del diritto di ottenere l’attestazione che le operazioni di aggiornamento, rettificazione, integrazione dei dati, cancellazione, blocco dei dati, trasformazione, sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato (art. 7 co. 3, lett. c del D.lgs 196/2003).
Il titolare notifica al Garante il trattamento di dati personali cui intende procedere, solo se il trattamento riguarda:
– dati genetici, biometrici o dati che indicano la posizione geografica di persone od oggetti mediante una rete di comunicazione elettronica;
– dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale, trattati ai fini di procreazione assistita, prestazione di servizi sanitari per via telematica relativi a banche di dati o alla fornitura di beni, indagini epidemiologiche, rilevazione di malattie mentali, infettive e diffusive, sieropositività, trapianto di organi e tessuti e monitoraggio della spesa sanitaria;
– dati idonei a rivelare la vita sessuale o la sfera psichica, trattati da associazioni, enti ed organismi senza scopo di lucro, anche non riconosciuti, a carattere politico, filosofico, religioso o sindacale;
– dati trattati con l’ausilio di strumenti elettronici volti a definire il profilo o la personalità dell’interessato o ad analizzare abitudini e scelte di consumo ovvero a monitorare l’utilizzo di servizi di comunicazione elettronica con esclusione dei trattamenti tecnicamente indispensabili per fornire i servizi medesimi agli utenti;
– dati sensibili registrati in banche di dati a fini di selezione del personale per conto terzi nonché dati sensibili utilizzati per sondaggi di opinione, ricerche di mercato ed altre ricerche campionarie;
– dati registrati in apposite banche dati gestite con strumenti elettronici e relative al rischio sulla solvibilità economica, alla situazione patrimoniale, al corretto adempimento di obbligazioni, a comportamenti illeciti o fraudolenti.
Il presente sito tratta i dati degli utenti in maniera lecita e corretta, adottando le opportune misure di sicurezza volte ad impedire accessi non autorizzati, divulgazione, modifica o distruzione non autorizzata dei dati. Il trattamento viene effettuato mediante strumenti informatici e/o telematici, con modalità organizzative e con logiche strettamente correlate alle finalità indicate.
Oltre al titolare, in alcuni casi, potrebbero avere accesso ai dati categorie di incaricati coinvolti nell’organizzazione del sito (personale amministrativo, marketing, commerciale, legali, amministratori di sistema) ovvero soggetti esterni come (come fornitori di servizi tecnici terzi, corrieri postali, hosting provider, società informatiche, agenzie di comunicazione).